Vivere la Vita con l’emicrania,oggi è possibile grazie alle nuove terapie

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March 13, 2025 3:54 pm EDT

  • L’emicrania è la prima causa di invalidità tra le giovani donne e fonte di enormi costi per il SSN. Oggi le nuove terapie, come gli anticorpi monoclonali, hanno dimostrato efficacia e riportato i pazienti a vivere una vita piena, liberandoli dagli attacchi frequenti[1]
  • Importante compiere l’ultimo miglio per il riconoscimento della patologia da una malattia sociale a cronica.
  • Se n’è discusso durante l’evento “EMpatia, EMpowerment, EMicrania – Vivere la Vita” promosso da Organon Italia che per il suo impegno a 360° in questa area è recentemente entrata a far parte del network delle aziende “Migraine Friendly Workplace” promosso dall’associazione European Migraine Headache Alliance – EMHA[2]

Roma, 14 marzo 2025 – L’emicrania è una patologia spesso confusa con un semplice mal di testa. Ma è molto di più di un semplice mal di testa.  Si tratta di una condizione disabilitante caratterizzata da dolore intenso e pulsante alla testa che può durare ore o giorni e che spesso si accompagna a nausea, vomito, aumento della sensibilità a luce, suoni, rumori e odori, affaticamento[3],[4]. La sovrapposizione tra mal di testa ed emicrania è fuorviante ed è spesso causa di mancata o ritardata diagnosi. L’emicrania è la seconda malattia più disabilitante del genere umano e colpisce circa il 12% della popolazione mondiale, con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini. In Italia, si stima che circa 6 milioni di persone ne soffrano, di cui 4 milioni sono donne[5].

L’emicrania cronica può influire negativamente su relazioni sentimentali e coniugali, vita familiare, carriera, istruzione, sicurezza finanziaria, salute mentale[6],[7]. In un sondaggio, il 25% delle donne affette da emicrania ha riferito che i loro sintomi depressivi ed ansiosi erano correlati agli attacchi di emicrania[8] e disturbi del sonno5.

“È fondamentale creare una cultura dell’emicrania, una consapevolezza sociale della gravità di questa patologia, che possa eliminare eventuali stigmi e che possa portare alla luce il vissuto delle persone. È altrettanto importante che i pazienti siano a conoscenza di tutti i possibili percorsi di cura. –ha dichiarato Cristina Tassorelli, Direttore Headache Science Centre dell’IRCCS Mondino, Past President International Headache Society (IHS) e Professore Ordinario e Direttore Scuola di Specializzazione di Neurologia dell’Università degli Studi di Pavia. – Occorre assicurare al paziente, in relazione alla forma e alla severità della malattia, all’età, al genere, alle condizioni e ai fattori che hanno un impatto sulla sintomatologia, un sistema di cure in linea con gli standard europei, le linee guida e con il progresso delle conoscenze medico-scientifiche.”

Persiste il gap culturale sulla patologia emicranica che porta la malattia ad essere sottovalutata, sottodiagnosticata e di conseguenza non trattata adeguatamente o comunque erroneamente gestita. Lo conferma uno studio europeo condotto in 10 Paesi che ha evidenziato che il 40% dei pazienti ha dovuto aspettare più di 5 anni per una prescrizione dopo la diagnosi7.

“L’emicrania è una delle patologie neurologiche più studiate e sulle quali è disponibile un gran numero di opzioni terapeutiche. L’armamentario terapeutico prevede farmaci per la terapia acuta con antiinfiammatori, triptani e gepanti, volta ad alleviare i sintomi durante un attacco emicranico. Abbiamo poi la terapia di profilassi, mirata a prevenire o ridurre la severità degli attacchi5 che include anticonvulsivanti, betabloccanti, calcioantagonisti, antidepressivi e tossina botulinica, oltre ai recenti farmaci innovativi5,[9]– spiega Piero Barbanti, Direttore Unità per la Cura e la Ricerca su Cefalee e Dolore dell’IRCCS S. Raffaele di Roma, Professore associato di Neurologia dell’Università San Raffaele di Roma e Presidente dell’Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee, AIC.Tra questi, gli anticorpi monoclonali anti-CGRP sono nuovi farmaci specifici e selettivi, che hanno dato ottimi risultati nel ridurre significativamente i sintomi e gli attacchi emicranici già dalle prime somministrazioni, con eccellente tollerabilità. Tali farmaci consentono ai pazienti di ritornare a vivere ogni momento della vita in maniera piena e presente. Ciononostante, non sono ancora utilizzati a sufficienza e come prima scelta terapeutica, diversamente da quanto raccomandato dalle linee guida europee[10].”

Le enormi ripercussioni personali, mentali, lavorative, unitamente al non appropriato utilizzo dei farmaci, costituiscono un significativo onere economico per la società. In Italia l’impatto economico è stimato intorno ai 20 miliardi di euro all’anno, questo dato si compone di costi diretti (farmaci, visite mediche, test diagnostici, ricoveri ospedalieri) e costi indiretti (perdita di giornate lavorative, ridotta efficienza produttiva, tempo richiesto per la gestione della malattia e sottratto ad attività extra-lavorative); questi ultimi rappresentano il 90% del costo complessivo5.

Di tutto questo si è discusso durante l’evento “EMpatia, EMpowerment, EMicrania – Vivere la Vita” tenutosi presso la Casa del Cinema di Roma e promosso da Organon Italia. L’incontro che ha visto la partecipazione di numerose Istituzioni, Società Scientifiche e Associazioni di pazienti nazionali e internazionali, è stato anche il palcoscenico per annunciare l’entrata di Organon, a livello global, nel network delle aziende “Migraine Friendly Workplace”, promosso dall’associazione European Migraine Headache Alliance – EMHA. Si tratta di una community di aziende che lavorano concretamente all’interno della propria organizzazione per assicurare l’abbattimento degli stigmi e garantire l’inclusione delle persone con emicrania.

Flavia Binetti, Organon Italia dichiara – “Organon è impegnata tutti i giorni a favorire la salute delle donne concentrandosi su quelle patologie che colpiscono in modo disproporzionale l’universo femminile. L’emicrania rappresenta pertanto oggi una delle nostre priorità strategiche. Desideriamo offrire non solo la nostra proposta di valore nella cura e nella prevenzione di questa patologia, ma anche presentarci come partner di riferimento per supportare medici e pazienti nella costruzione di una alleanza terapeutica fondata sull’educazione e il dialogo – continua Binetti. A dimostrazione del nostro impegno quotidiano nell’emicrania siamo orgogliosi di essere entrati a far parte, a livello globale, del network “Migraine friendly workplace” promosso da EMHA.  La partecipazione di Organon a questa iniziativa è parte integrante della nostra cultura che mira a creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti si sentano supportati, compresi e incoraggiati a gestire efficacemente la propria salute. Siamo fieri di questo riconoscimento e motivati nel proseguire in questo percorso di benessere e di crescita dalla nostra cultura aziendale fondata sull’inclusione e le pari opportunità”.

Spesso si tende a banalizzare la problematica e a dare una lettura distorta delle effettive gravi limitazioni fisiche e cognitive che accompagnano la crisi emicranica. Lo ribadisce Elena Ruiz de la Torre, Executive Director European Migraine Headache Alliance – EMHA: “I pazienti vivono una pesante stigmatizzazione per la mancata comprensione da parte del mondo esterno degli effetti disabilitanti dell’emicrania, in particolare da parte di colleghi e datori di lavoro. – Prosegue Elena Ruiz de la Torre – riconoscere l’esistenza di aziende che dimostrano responsabilità e sensibilità nei confronti dei propri dipendenti con emicrania e che mettono in campo iniziative per abbattere lo stigma e favorire l’inclusione è certamente un grande passo in avanti. Per questo siamo molto felici di annoverare Organon nella community “migraine friendly” di aziende promossa dalla nostra associazione”.

Appare fondamentale affrontare l’emicrania con un approccio olistico che includa la cura e la prevenzione attraverso l’utilizzo tempestivo delle nuove terapie come gli anticorpi monoclonali e preveda un lavoro congiunto di tutti i professionisti che ruotano intorno alla patologia con una presa in carico multidisciplinare del paziente. Occorre che l’emicrania sia oggetto di attenzione da parte delle Istituzioni ad ogni livello, per garantire il riconoscimento della patologia come malattia cronica all’interno del Piano Nazionale sulla Cronicità, alla stregua del diabete e dell’insufficienza renale cronica che, ricordiamo, portano con sé minori costi rispetto all’emicrania5.

Organon

Organon è un’azienda multinazionale farmaceutica costituita con l’obiettivo di migliorare la salute delle donne nel mondo. Il portafoglio diversificato di Organon offre oltre 70 medicinali e prodotti per la salute delle donne, biosimilari e una vasta gamma di prodotti consolidati in diverse aree terapeutiche. Oltre all’attuale portafoglio di Organon, l’azienda investe in soluzioni innovative per promuovere opportunità di crescita futura nella salute della donna e nei biosimilari. Inoltre, l’azienda, grazie alla sua presenza agile nei mercati internazionali in rapida crescita, sta perseguendo opportunità di collaborazione con partner biofarmaceutici innovativi. Organon ha la sua sede centrale a Jersey City nel New Jersey e vanta una presenza geografica significativa, capacità commerciali di livello mondiale e circa 10.000 dipendenti.

Organon Italia ha sede a Roma e si caratterizza per la realizzazione di un modello di lavoro smart, agile e innovativo (Activity Based Working). La proposta di valore di Organon Italia è incentrata sui bisogni delle persone, con l’obiettivo di rendere disponibili opzioni di cura per le donne e le loro famiglie per vivere ogni giorno una vita migliore. L’azienda promuove una cultura incentrata sulla trasparenza, appartenenza, inclusione e pari opportunità. Organon Italia è caratterizzata da una forte presenza femminile, con circa 50% dei dipendenti donne, circa il 60% nel team di Leadership e nel Consiglio di Amministrazione. Organon è un’azienda certificata ISO 9001 e possiede la Certificazione per la Parità di Genere (UNI PdR 125:2022).

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[1] Schoenen J, et al. The Journal of Headache and Pain (2023) 24:99.

[2] https://www.emhalliance.org/ migraine-friendlyworkplaces/

[3] National Institute of Neurological Disorders and Stroke. Migraine. https://www.ninds.nih.gov/health-information/disorders/migraine ultimo accesso maggio 2024

[4]American Migraine Foundation. The timeline of a migraine attack. https://americanmigrainefoundation.org/resource-library/timeline-migraine-attack/ ultimo accesso maggio 2024

[5] EMICRANIA: UNA MALATTIA DI GENERE IMPATTO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA. A cura dell’Istituto Superiore di Sanità Centro di Riferimento per la Medicina di Genere. Prima edizione: ottobre 2018. ISBN 978-88-490-0632-2. https://www.iss.it/documents/20126/0/Emicrania-una-patologia-di-genere.pdf/

[6] Buse D, et al. Life With Migraine: Effects on Relationships, Career, and Finances From the Chronic Migraine Epidemiology and Outcomes (CaMEO) Study. Headache. 2019;59(8):1286-1299

[7] Vaghi G, et al. Who cares about migraine? Pathways and hurdles in the European region – access to care III. J Headache Pain. 2023;24:120

[8] EMHA. Migraines and Mental Health in Women. 2023 6. (EMHA Stigma Survey, 2023)

[9] https://www.ninds.nih.gov/health-information/disorders/migraine

[10] Sacco S, et al. European Headache Federation guideline on the use of monoclonal antibodies targeting the calcitonin gene related peptide pathway for migraine prevention – 2022 update. J Headache Pain. 2022 Jun 11;23(1):67